lunedì 20 febbraio 2012

PARIS JE T'AIME - 1 parte

Va bene, confesso... alla fine questo blog è passato in secondo piano, schiacciato dalla mia voglia di cucinare, e da Jolie Cuisine. Ma avevo scritto che questo sarebbe stato il racconto dei miei viaggi, e anche se era più di un mese fa così sia, iniziando dal luogo che più di ogni altro mi è entrato prepotentemente nel cuore... la ville lumière.
Paris je t'aime si chiama, questo "reportage", le parole più semplici ma anche le più efficaci.
Buon viaggio!


PARIS JE T'AIME

Parigi dunque, ovvero storia di un amore perso nella memoria! Ma dico, lo sfondo del blog sarà mica LA tour per caso?? In effetti, quando ci sono stato DAVVERO per la prima volta? Chissà, fatto sta che fin dalla prima visita la sensazione è stata quella di tornarci! E' strano, ma fin dal principio ho avuto, abbiamo avuto perché non sono solo in questa 'follia', la sensazione di arrivare in una città che già mi apparteneva. Magari tra le varie teorie sulla reincarnazione... si vede che in passato io e l'amore mio siamo stati francesi! 
In principio fu il treno. Correva l'anno 2002 e l'amore mio si trovava per lavoro a Parigi, quasi tre mesi di lontananza, Linate-Charles de Gaulle, prima classe...
Vabbé, le compagnie low cost erano di là da venire, l'unica soluzione possibile era la ferrovia! Quindi Milano Centrale-Paris Bercy, treno notturno, cuccetta seconda classe!
E da qualunque punto ci si arrivi, non appena si metta il naso fuori dall'aeroporto, dalla stazione, dall'auto, si vede LEI, il "biglietto da visita" della città, Sua Maestà!


Ora voglio dire, chi di noi non la conosce? Credo che anche la suora rinchiusa nel più remoto convento di clausura sappia riconoscerne la silhouette... eppure la prima volta che ci si ritrova ai suoi piedi ci si sente in soggezione, tanta è la sua imponenza... che dire... sarò pazzo!


Ma Parigi non è solo la tour Eiffel, ci sono talmente tante cose, tanti luoghi, musei, piazze, strade, ponti, canali, giardini, monumenti, locali, facce e potrei andare avanti così per ore. E' una città da assaporare in ogni angolo... Dalla tour comunque, attraversando la Senna che taglia in due la città, rive gauche, si arriva all'esplanade du Trocadéro, sulla rive droite. Al di là del puro valore architettonico della struttura, merita la passeggiata tra le sue statue e tra i tappeti dei venditori ambulanti la vista in prospettiva che si gode: in sequenza dal giardino del Trocadéro alla tour, con le Champ de Mars e l'école Militaire sullo sfondo!

E proprio tornando davanti all'école Militaire e lasciandola alla nostra destra percorriamo prima la place Joffre e poi l'avenue de la Motte-Picquet fino ad arrivare ad un altro immenso spiazzo verde, come se ne vedono tanti a Parigi. 

Prato antistante il Musée de l'Armée, splendido ed immenso edificio che prelude all'hotel des Invalides, con l'omonima cappella (non ci sono parole per descriverla) che racchiude il sarcofago del piccolo corso.




Il musée de la Grande Armée è un altro di quei posti in cui uno non si sente mai di entrare, il solito museo che celebra le glorie militari, pieno di cianfrusaglie e vecchie uniformi... E invece varcata la soglia si scopre che sì, ci sono anche le cianfrusaglie e le vecchie uniformi, poi si entra nell'ala che raccoglie tutti i cimeli della seconda guerra mondiale, con la figura di De Gaulle che spicca, con la liberazione della Francia dall'occupazione nazista... Insomma, un luogo che merita senza dubbio una visita.


Uscendo dal museo, attraversandone i cortili, si giunge poi alla 'cappella' dell'hotel des Invalides, dove si trova la tomba di Napoleone. L'hotel des Invalides è poi la grandiosa struttura circostante, dove storicamente venivano ricoverati i reduci dell'esercito, rimasti feriti nelle varie campagne. 




Quando alla fine uscirete dal meraviglioso complesso degli Invalides, e vi ritroverete un'altra volta "sui prati", tirate dritto, fino ad arrivare al maestoso ponte Alexandre III.


Attraversate il ponte, e vi ritroverete in avenue Churchill. Al di la del fatto che se vi addentrerete nel parco ne scorgerete la statua,


troverete alla vostra sinistra il Grand Palais e alla vostra destra il Petit Palais.


A prescindere dalla mostra del momento questi gioielli architettonici si lasciano ammirare benissimo da fuori!
Orbene! Lasciandoci alle spalle Grand Palais e Petit Palais giungiamo in place Clemenceau. Il mio consiglio, a questo punto, è di prendere il metrò e tornare in albergo, perchè dopo una tale camminata non si può pensare di affrontare lucidamente la traversata Concorde-Champs Elysées-Etoile! Al prossimo giro quindi!






domenica 15 gennaio 2012

INCIPIT...

Un blog di viaggi, più che altro dei miei. Una specie di reportage, o meglio un diario, un racconto delle esperienze vissute, più per ricordarle che per raccontarle. Poi se potessero essere utili ben venga, ma non è quello lo scopo principale!